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18 12 2012 | Rimini | Black list e accordi Italia-San Marino, Lombardi(Pdl) e Piva(Pd): la Regione faccia la sua parte

Martedì, 18 Dicembre 2012

tortora-scuro

Rimini | Black list e accordi Italia-San Marino, Lombardi(Pdl) e Piva(Pd): la Regione faccia la sua parte


Dopo le richieste bipartisan a Montecitorio, con i deputati Sergio Pizzolante (Pdl) ed Elisa Marchioni (Pd), adesso scendono in campo anche Marco Lombardi (Pdl) e Roberto Piva (Pd) in Regione. “La giunta si attivi per rappresentare al governo e in particolare al ministro Grilli, l’opportunità di togliere prima della fine della legislatura, la Repubblica di San Marino dal novero dei Paesi inseriti nella black list del suo Ministero”, dicono i consiglieri che oggi hanno depositato in aula una risoluzione.


“La Repubblica di San Marino - si legge nel testo - da sempre legata all’Italia e alla nostra Regione da vincoli di sincera amicizia e stringenti relazioni economiche, ha compiuto negli ultimi anni, importanti sforzi nella direzione della trasparenza, della cooperazione e dell’adeguamento alle regole internazionali. Costante, infatti, è stato il lavoro del Governo sammarinese per adeguare le normative nazionali ai più recenti standard europei in materia di controllo, prevenzione e repressione del terrorismo, del riciclaggio del danaro e di ogni fenomeno malavitoso e di tale processo l’assemblea ne ha avuto diretta conoscenza anche attraverso una formale seduta congiunta delle commissioni Bilancio della Regione e del Consiglio grande e generale della Repubblica di San Marino”.


Insomma, per farla breve, Piva e Lombardi dicono che il Titano è ormai fuori di fatto dalle black list degli organismi internazionali, come dimostra anche la firma da parte di Italia e San Marino dell’intesa contro le doppie imposizioni fiscali su modello Ocse il 13 giugno scorso. Accordi ratificati da San Marino il successivo 20 giugno, ma ancora non dall’Italia. C’è dalla scorsa settimana il primo via libera da parte del Consiglio dei ministri e l’avallo del presidente della Repubblica. “Tuttavia, l’imminente fine della legislatura e le incombenze cui è chiamato il Parlamento rendono difficile la definitiva concretizzazione di questa ratifica e quindi probabile il rinvio all’esame del Parlamento che scaturirà dalla prossima consultazione elettorale”.


Per questo i consiglieri riminesi sollecitano un intervento immediato del governo da parte della Regione perché “un ulteriore periodo temporale di permanenza della Repubblica di San Marino nella black list stilata del nostro Ministero determinerebbe infatti seri problemi al già provato sistema economico del piccolo Stato e conseguentemente ulteriori sofferenze ai settori economici, finanziari e imprenditoriali del Titano senza poi considerare che questa eventualità determinerebbe gravi problemi anche alla già provata economia della nostra Regione, ed agli oltre seimila lavoratori emiliano-romagnoli ogni giorno si recano a lavorare in quel Paese”.


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